Coordinamento
Contro La Buona Scuola Torino
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Il
Coordinamento Lavoratori Contro La Buona Scuola di Torino – che riunisce
lavoratrici e lavoratori della scuola, docenti e ATA, in lotta da febbraio scorso
contro la famigerata Legge 107 - condanna le vili aggressioni a danno di
alcune studentesse e studenti, avvenute negli ultimi giorni a Napoli, Torino e
Roma, compiute da militanti di organizzazioni dichiaratamente neo-fasciste.
Particolarmente grave è l’aggressione, anche di natura sessista, ad opera di
militanti di Casa Pound, perpetrata a Napoli contro una giovane studentessa di
17 anni che, oltre ad essere minacciata e ferita con un coltello da un uomo di
più di 40 anni, è stata dallo stesso oggetto di molestie sessuali, verbali e
fisiche. Tali aggressioni sono avvenute nelle forme dell’agguato alle spalle e
al buio, del branco contro pochi (addirittura di un branco di maschi adulti,
armati, contro una giovane donna), modalità tipiche dei gruppi “neri” illegali.
Le aggressioni sono state rivolte, così come a Torino, anche a Napoli e a Roma,
a studenti attivi o vicini a collettivi studenteschi che da mesi si battono
contro gli effetti nefasti della Legge 107, La Buona Scuola, e contro le
politiche del Governo Renzi (Università, Jobs act, tagli alla Sanità, diritto
alla casa, antirazzismo, antifascismo ecc.), e che lo scorso venerdì 13
novembre hanno partecipato alle grosse manifestazioni studentesche nelle
principali città italiane. E’ palese il carattere intimidatorio e squadrista di
queste aggressioni, compiute da Casa Pound, Fuan e Forza Nuova, contro chi
lotta apertamente nelle piazze, alla luce del sole, con le armi della
partecipazione, della solidarietà, dell’impegno, per costruire una società migliore,
e difende il costituzionale diritto di critica, la libertà di espressione, il
pluralismo, e il rispetto delle regole democratiche. I gruppi “neri”, colpendo
i nostri giovani studenti, rivelano ancora una volta la loro funzione di cani
da guardia del sistema, dello status quo, di una legge rifiutata dal 99% del
mondo della scuola, e di tutte le leggi antidemocratiche e classiste
dell’attuale Governo e dei precedenti.
La nostra
massima solidarietà va alle studentesse e agli studenti oggetto di violenza.
Non
possiamo, però, fare a meno di notare che, se negli ultimi giorni, in branco e
al buio, i vigliacchi “neri” hanno aggredito i nostri studenti, per intimidire
e avvisare chiunque altro in futuro possa pensare di scendere in piazza o
impegnarsi contro leggi ingiuste e per un cambiamento culturale e politico,
venerdì 13 novembre nelle piazze di Napoli e Milano poliziotti armati e
corazzati, per le stesse ragioni, hanno picchiato selvaggiamente altri studenti
disarmati e a volto scoperto, colpendo con i manganelli anche alcuni nostri
colleghi. Un clima di regime e un humus autoritario si fa strada nel nostro
Paese e questi episodi lo dimostrano più di mille analisi. Contro questo clima,
per il diritto di critica, la libertà di espressione, il dritto allo studio per
tutte e per tutti e per una scuola pubblica, laica, antirazzista, antifascista
e non classista -il contrario del modello di scuola disegnato da Renzi e dalla
Legge 107- noi lottiamo e continueremo a lottare, al fianco dei nostri
studenti.
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