Lo Slai COBAS per il sindacato di classe ha
sostenuto lo sciopero della scuola indetto per il 13 novembre come parte della
necessaria lotta contro Renzi e il suo governo.
Ma restano assolutamente sul tappeto le questioni
che avevamo e con spirito unitario proviamo a riproporre. La chiamata alle
“barricate” scuola per scuola è giusta come appello generale, ma purtroppo non
è organizzabile sul piano concreto come forma di lotta prolungata ma dopo
l’”approvazione de la Buona Scuola, chiaramente sulle scuole si sono riversate
tutte le implicazioni della “Riforma Renzi/Giannini”, in primis, le divisioni
delle famose “fasi delle assunzioni” e difficilmente si può realizzare
una tenuta nelle singole scuole.
La scesa in campo degli studenti in lotta contro
un presente fatto di alternanza scuola-lavoro e un futuro di assoggettamento
come lavoratori, è la chiave della lotta contro Renzi e la “Buona scuola” e
quindi ne va sollecitata la continuità nella prospettiva di alzare il livello
dello scontro: Noi lavoratori, dobbiamo lavorare perché cresca nello stesso
tempo tutto il movimento di lotta contro gli attacchi che questo governo sta
portando avanti contro tutti i lavoratori, ponendo chiaramente l’obbiettivo di
mandarlo a casa.
Se questo è l’obiettivo serve che gli
appelli di comitati di lavoratori siano conseguenti, non è possibile seguire le
“sirene” dei sindacati concertativi e rimanere, poi, “sorpresi” che non siano
conseguenti nel loro operato, contribuendo, nei fatti, a spandere a piene mani
tra i lavoratori impotenza: Resta ed è il momento della chiarezza e delle
scelte di campo precise.
Slai COBAS per il sindacato di classe/ scuola
coordinamento nazionale
novembre 2015
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