Morti di amianto all’Olivetti: Comune e associazioni
saranno parti civili
Si torna in
aula l’11 gennaio, ma nella sede dell’associazione del liceo musicale: c’è più
spazio per ospitare magistrati, avvocati, imputati, parti civili, testimoni e
pubblico
Al via, questa mattina, il processo per le morti da
amianto alla Olivetti, che vede tra gli imputati (18 in tutto) per concorso in
omicidio plurimo colposo gli ex manager dell’azienda, tra cui Carlo e Franco De
Benedetti, l’ex ministro Corrado Passera e Roberto Colaninno (soltanto per
lesioni colpose). Si è trattata di un’udienza filtro, che si è aperta con la
richiesta delle difese che venisse respinta dal giudice la costituzione di
parte civile di alcuni enti e associazioni, tra questi anche il Comune di
Ivrea, la Città metropolitana, la Fim Cisl, l’Afeva (l’associazione famigliari
vittime amianto). Richieste che il giudice, Elena Stoppini, ha rigettato.
Ha accolto, invece, la richiesta di costituirsi in sede civile contro Telecom, come avevano già fatto le altre parti lese, Anmil onlus, l’associazione che tutela gli invalidi sul lavoro e i famigliari di una delle vittime. Si tornerà in aula l’11 gennaio, ma non a palazzo di giustizia, bensì nella sede dell’associazione del liceo musicale, in corso Massimo d’Azeglio, 69. La decisione è dovuta al fatto che le aule del Tribunale sono troppo piccole e tra magistrati, avvocati, imputati, parti civili, testimoni saranno molte le persone presenti alle udienze. Stoppini ha infine preannunciato che le udienze si terranno con una cadenza di una alla settimana, fino al termine del processo, e dureranno tutto il giorno.
Ha accolto, invece, la richiesta di costituirsi in sede civile contro Telecom, come avevano già fatto le altre parti lese, Anmil onlus, l’associazione che tutela gli invalidi sul lavoro e i famigliari di una delle vittime. Si tornerà in aula l’11 gennaio, ma non a palazzo di giustizia, bensì nella sede dell’associazione del liceo musicale, in corso Massimo d’Azeglio, 69. La decisione è dovuta al fatto che le aule del Tribunale sono troppo piccole e tra magistrati, avvocati, imputati, parti civili, testimoni saranno molte le persone presenti alle udienze. Stoppini ha infine preannunciato che le udienze si terranno con una cadenza di una alla settimana, fino al termine del processo, e dureranno tutto il giorno.
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