martedì 24 novembre 2015

24 novembre - Amianto all'Olivetti: respinta la richiesta di escludere le Associazioni come parte civile



Morti di amianto all’Olivetti: Comune e associazioni saranno parti civili
Si torna in aula l’11 gennaio, ma nella sede dell’associazione del liceo musicale: c’è più spazio per ospitare magistrati, avvocati, imputati, parti civili, testimoni e pubblico


Al via, questa mattina, il processo per le morti da amianto alla Olivetti, che vede tra gli imputati (18 in tutto) per concorso in omicidio plurimo colposo gli ex manager dell’azienda, tra cui Carlo e Franco De Benedetti, l’ex ministro Corrado Passera e Roberto Colaninno (soltanto per lesioni colpose). Si è trattata di un’udienza filtro, che si è aperta con la richiesta delle difese che venisse respinta dal giudice la costituzione di parte civile di alcuni enti e associazioni, tra questi anche il Comune di Ivrea, la Città metropolitana, la Fim Cisl, l’Afeva (l’associazione famigliari vittime amianto). Richieste che il giudice, Elena Stoppini, ha rigettato.
Ha accolto, invece, la richiesta di costituirsi in sede civile contro Telecom, come avevano già fatto le altre parti lese, Anmil onlus, l’associazione che tutela gli invalidi sul lavoro e i famigliari di una delle vittime.  Si tornerà in aula l’11 gennaio, ma non a palazzo di giustizia, bensì nella sede dell’associazione del liceo musicale, in corso Massimo d’Azeglio, 69. La decisione è dovuta al fatto che le aule del Tribunale sono troppo piccole e tra magistrati, avvocati, imputati, parti civili, testimoni saranno molte le persone presenti alle udienze. Stoppini ha infine preannunciato che le udienze si terranno con una cadenza di una alla settimana, fino al termine del processo, e dureranno tutto il giorno.  



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