lunedì 21 settembre 2015

20 settembre - Amianto e Terzo Valico: hanno ragione i NoTav,



Terzo valico, nel cantiere concentrazioni di amianto fuori norma. Si indaga su smaltimento
Le perizie eseguite dall’Arpal confermano gli allarmi lanciati dal comitato No Tav. Le analisi sono state consegnate alla procura di Genova che da tempo ha aperto un fascicolo per ora senza indagati. Il sospetto è che le ditte subappaltatrici incaricate dello smaltimento abbiano aggirato le rigide norme sullo stoccaggio e il trasporto delle rocce pericolose
di Renzo Parodi | 19 settembre 2015 


La notizia dell’iscrizione della ditta Htr sul registro degli indagati da parte del Procuratore della Repubblica di Genova Michele di Lecce ha fatto non poco rumore. Le pagine di questo sito e i comunicati del Gruppo Valverde NoTav hanno già abbondantemente approfondito la questione ma una discussione a margine di una delle tante riunioni di un comitato locale ci ha acceso una lampadina. “…Secondo me i camion di sta ditta Htr giravano anche dalle nostre parti…” era pronto a giurare un attivista No Tav di Arquata. Infatti l’attivista aveva ragione e ci è bastato ricercare sul sito fra i tanti articoli che hanno fatto le radiografie alle ditte coinvolte nei lavori per trovare conferma.

Quelli della Htr avevano già fatto affari con la ditta Srt, la municipalizzata che gestisce la discarica di Novi Ligure. Scrivevamo in un articolo del marzo 2015: “…Ritroviamo questa ditta nell’inchiesta sugli appalti Tav a Firenze, che portò nel 2012 all’arresto della ex governatrice umbra del PD Lorenzetti, del tecnico del ministero che approvò anche il Terzo Valico, Walter Bellomo, e che vede indagato anche il famoso Ercole Incalza. Il consorzio Nodavia, legato al PD, aveva creato un meccanismo per smaltire illecitamente rifiuti in modo da ricavare fondi neri, che ovviamente finivano a finanziare la politica. Facevano pagare a RFI una cifra molto alta per il corretto smaltimento, poi stipulavano un contratto con delle società compiacenti, tra cui la HTR, che in realtà venivano pagate una cifra ben inferiore. Queste ultime, e la nostra HTR tra queste, subappaltavano poi l’esecuzione materiale del lavoro ad una ditta di camorra, la Veco, legata al clan dei casalesi…”
Chiaramente se a Firenze l’Htr aveva prestato il fianco alla creazione di fondi neri utili a finanziare il PD non avevamo potuto non notare che, ironia della sorte, anche a Novi governa proprio il nostro amato Rocchino Muliere, uno che non ha mai lavorato nella sua vita e che ha sempre servito con fedeltà IL partito. Insomma ancora una volta una ditta già indagata per il Tav di Firenze poteva tranquillamente lavorare all’interno dei cantieri del Terzo Valico con buona pace del protocollo legalità della Prefetta Romilda Tafuri. Ma si sa che se hai l’abitudine di lavorare coi piedi con ogni probabilità continuerai a farlo e ti farai prendere con le mani nella marmellata dagli attivisti No Tav, proprio come successo quest’estate a Cravasco.
Lo schifo non finisce qui, perché se adesso si dice che l’amianto di Cravasco dovrà essere portato in Germania (cosa che i No Tav dicono da sempre) in un primo momento un po’ di camion sono arrivati nella discarica piemontese di Torrazza. I responsabili erano finiti nella bufera neppure tre mesi prima, perché erano state riscontrate gravi irregolarità nella gestione dell’amianto all’interno della discarica e persino la città metropolitana di Torino era stata costretta a diffidare l’azienda. Insomma, il Cociv appalta alla Htr (nonostante i suoi precedenti) la gestione dello smaltimento dell’amianto e l’Htr decide di andare a conferire in discarica a Torrazza nonostante i precedenti della ditta che gestisce la discarica. intanto il PD con la mano destra accarezza il capo dei cittadini dicendogli di non preoccuparsi e con la sinistra conta le mazzette. Perché come dicono dalla Htr i rifiuti sono un’opportunità. Sulla pelle della gente maledetti porci, aggiungiamo noi.
P.S: la foto di copertina è stata scattata dai NoTav valverdini. Come potete vedere vi è grande attenzione al rispetto della normativa sulla sicurezza legata alla presenza di amianto…

 



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