La Sicilia è tra le regioni con più morti sul lavoro, quasi 50 dall'inizio
dell'anno
Incidenti
sul lavoro: meccanico muore schiacciato, operaio annegato
A Lercara
Friddi un uomo di 43 anni, Antonino Lo Presti è stato ucciso dall'auto sotto la
quale stava lavorando. A Pozzallo un operaio cade nella stiva di una nave
d'appoggio alla piattaforma petrolifera Vega
22 settembre
2015
Incidenti
sul lavoro: meccanico muore schiacciato, operaio annegato. Due incidenti sul
lavoro in poche ore in Sicilia. Un meccanico di 43 anni, Antonino Lo Presti di
Lercara Friddi, è morto ieri sera mentre cercava di smontare parte di un motore
da una Fiat Punto. Lo Presti era andato nel centro di autodemolizioni
'Cannizzaro', come faceva spesso, per cercare un pezzo di ricambio per eseguire
una riparazione. Mentre si trovava sotto l'auto, la vettura è scivolata ed è
finita sopra al meccanico che è deceduto sul colpo. I sanitari del 118 non
hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Indagini sono ancora in
corso da parte dei carabinieri. Nella centro di autodemolizioni sono
intervenuti oltre ai militari del Nil (il nucleo dell'ispettorato del lavoro)
anche gli uomini dell'Azienda sanitaria. Il pm di Termini Imerese ieri sera ha
disposto la restituzione della salma alla famiglia per celebrare i funerali. E'
caduto in una stiva della nave d'appoggio della piattaforma petrolifera
"Vega" a Pozzallo nel tardo pomeriggio di ieri ed è morto annegato.
Si tratta di un operaio di 52 anni, originario di Taormina. Sono intervenuti
gli uomini della Capitaneria di porto di Pozzallo per i primi rilievi. La salma
dell'operaio su disposizione del sostituto procuratore di turno Alessia La
Placa è stata trasferita nell'obitorio del cimitero di Ragusa. Sulle cause
dell'incidente sul lavoro la Procura di Ragusa ha aperto un'inchiesta. La Vega
è la più grande piattaforma petrolifera fissa off-shore italiana ed è
posizionata a 12 miglia dalla costa di Pozzallo, in provincia di Ragusa.
MORTI SUI
LUOGHI DI LAVORO NEL 2015
1 gennaio/22
settembre. infortuni sul lavoro di cui 500 morti sui luoghi di lavoro e oltre
1000 se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere. Morti per infortuni
sui luoghi di lavoro nelle regioni italiane per ordine decrescente. Con le
morti sulle strade e in itinere occorre almeno raddoppiare il numero di morti
per infortuni che vedrete qui sotto segnalati. Tra parentesi ( ) tutti i morti
nelle varie regioni compresi i morti sulle strade e in itinere (proiezioni statistiche
che vedono segnalati anche i morti sulle strade che non dispongono di
un’assicurazione INAIL. Ma il numero complessivo di morti sulle strade e in
itinere nessuno è in grado di quantificarlo con esattezza, ci sono troppe
variabile e in tanti dispongono di assicurazioni diverse o ne sono privi. Gli
oltre 900 morti complessivi sono una stima molto attendibile elaborata nel
corso degli anni d’apertura dell’Osservatorio.
Lombardia 67
(138). Toscana 53 (108). Campania 41(84). Veneto 39 (80). Sicilia 36 (67)
Piemonte 31(63). Lazio 30 (61). Emilia-Romagna 28 (57). Puglia 25 (51). Abruzzo
17 (35). Liguria 15 (31). Trentino-Alto Adige 14 (30). Marche 13 (28). Umbria
12 (23). Molise 11 (23). Sardegna 9 (19). Friuli-Venezia Giulia 7 (16).
Basilicata 6 (13). Calabria 9(19). Valle D’Aosta (1) (2). I lavoratori morti
sulle autostrade, all’estero e in mare non sono segnalati a carico delle
regioni. Sono le province di Brescia 21, Salerno con 16 e Bari con 15 a guidare
questa triste classifica delle morti per infortuni sui luoghi di lavoro. Segue
Vicenza con 13.
Dati tratti
da: http://cadutisullavoro.blogspot.it/
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