APPELLO PER UN PRESIDIO-MANIFESTAZIONE ALL'AVVIO IL 20
OTTOBRE DEL PROCESSO ILVA DI TARANTO.
Il
20 ottobre comincia dopo una lunghissima e combattuta udienza preliminare il
vero e proprio processo alla famiglia di padron Riva e a tutti i suoi complici
che hanno reso tristemente famosa l'Ilva come 'fabbrica della morte' e Taranto
come 'capitale del popolo inquinato'.
Il
processo Ilva mostra esemplarmente il sistema del capitale ed è la “madre” di
tutti i processi di questo tipo. Gli imputati sono tutte le espressioni del
sistema economico, politico, istituzionale, dai grandi capitalisti ai loro
agenti, dai rappresentanti delle Istituzioni, parlamentali, regionali e locali,
ad esponenti della Digos e delle Forze dell'Ordine, dai dirigenti degli Enti
che dovevano controllare, fino a preti vicino ai vertici della chiesa.
Mancano, ed è una grave lacuna del processo, i vertici e i rappresentanti in fabbrica dei sindacati confederali. E il quadro del sistema borghese sarebbe completo.
Mancano, ed è una grave lacuna del processo, i vertici e i rappresentanti in fabbrica dei sindacati confederali. E il quadro del sistema borghese sarebbe completo.
L'Ilva
è al centro oggi della contraddizione epocale tra gli interessi del capitale e
gli interessi degli operai e delle masse popolari, tra la logica del profitto e
la salute, la vita degli operai e delle masse popolari.
Ma
il processo Ilva è oggi soprattutto espressione dell'azione dei governi, e oggi
in particolare del governo Renzi, che in nome di salvare gli interessi dei
padroni e gli interessi dell'economia nazionale dei padroni legati alla
produzione dell'Ilva, non hanno esitato e non esitano ad agire contro il
processo con decreti e azioni ad hoc che ne vogliono impedire lo svolgimento,
mettere al riparo gli imputati e negare giustizia e risarcimento a operai e
masse popolari.
L'Ilva
mostra in maniera esemplare come lo Stato sia sempre e solo al servizio del
capitale. La gestione attuale di Stato e di governo dell'Ilva mostra che
l'intervento dello Stato borghese serve solo per socializzare le perdite e in
futuro, nuovamente, privatizzare i profitti.
Per
questo il processo Ilva è una grande scadenza nazionale.
E'
a questa scadenza nazionale che chiamiamo come operai dell'Ilva, lavoratori del
cimitero luogo di massima concentrazione di inquinamento ai Tamburi, proletari
e famiglie dei quartieri Tamburi e Paolo VI, costituitisi parte civile
autorganizzati al processo con l'appoggio dello Slai cobas per il sindacato di
classe e la Rete nazionale per la sicurezza e la salute sui posti di lavoro e
territori, a un
presidio-manifestazione
nazionale al Tribunale, alla fabbrica e al quartiere Tamburi per il 20 ottobre.
Chiamiamo
tutte le realtà collettive ed individuali, impegnate nella lotta
anticapitalista e contro le devastazioni ambientali e territoriali, a mandare
l'adesione, a propagandare la scadenza in tutte le forme e in tutti i luoghi di
lavoro, territori, scuole, università, ecc. e a partecipare con delegazione
all'iniziativa.
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