Operai nel Brasile della Rousseff si ribellano ai
padroni e ai sindacati venduti
La mattina
del 16 settembre, operai metallurgici licenziati dall'azienda Eisa Petro-Um,
cantiere navale situato nella città di Niterói, dell'area metropolitana di Rio
de Janeiro, hanno tenuto una manifestazione davanti all’ingresso dell’azienda
contro il ritardo del pagamento degli stipendi arretrati e le rescissioni dei
contratti.
In
un'intervista al canale SBT, l’operaio Reginald Dias ha detto:
- In nessun
momento il personale della CUT ha alzato un dito per aiutare i lavoratori.
Perciò tutto questo non è che un teatrino della CUT, che è legata al governo!
Ribellandosi
alle ingiustizie, un altro lavoratore ha detto:
- Se fosse
dipeso da questo sindacato dei metalmeccanici, sarei già da tre anni a morire
di fame.
Dopo la
rivolta, la polizia militare ha rafforzato la "sicurezza" e i
lavoratori, ribellandosi giustamente, hanno bloccato il cancello. L'atmosfera
era di intensa indignazione perché lì c'erano i lavoratori che non chiedevano
altro che il loro legittimo diritto...
Altre
informazioni si trovano nell’articolo “La MAFIA sindacalista sotto la gestione
Petista (del partito di governo)”
http://www.anovademocracia.com.br/no-157/6098-a-mafia-sindicalista-sob-gerenciamento-petista
Nessun commento:
Posta un commento