ottengono prime promesse di risultati - non illudersi
e continuare la lotta! - Slai Cobas per il sindacato di classe Puglia
Foggia: nuovo tavolo in
prefettura sul lavoro
Ieri 10 Settembre la Rete Campagna in
Lotta e il Comitato dei Lavoratori delle Campagne hanno preso parte al secondo
tavolo istituzionale ottenuto dopo la manifestazione di venerdì scorso.
L’incontro si è strutturato intorno alla questione lavorativa. All’incontro
erano presenti oltre alla Prefettura, anche il Questore, le associazioni
datoriali, i sindacati di categoria, la Guardia di Finanza, i Carabinieri, la
direzione provinciale del lavoro e alcune associazioni di volontariato presenti
sul territorio.
Anche ieri ad accompagnare la delegazione,
sotto il palazzo della Prefettura sono accorsi molti lavoratori provenienti da
diversi insediamenti in Capitanata, che hanno dimostrato solidarietà con i loro
portavoce impegnati nelle discussioni all’interno e hanno continuato a
sostenere le proprie richieste.
In questa seconda giornata di discussione
i lavoratori in sit-in sotto la prefettura hanno continuato a rivendicare con
determinazione la possibilità di accedere a servizi e tutele – dai contratti di
lavoro al trasporto sui campi, alla questione abitativa e la sanità, per citare
soltanto le questioni più salienti – ribadendo la necessità di lavorare in
parallelo sull’accesso ai documenti e la tutela dei diritti sul lavoro.
La Rete Campagne in Lotta ed il Comitato
dei Lavoratori hanno proposto al tavolo di concentrasi su tre questioni
fondamentali:
1. Garantire il rispetto della
normativa sul trasporto dalle abitazioni ai luoghi di lavoro, con riferimento
all’articolo 53 del contratto provinciale sul lavoro, che già prevede che i
lavoratori abbiano garantito il trasporto gratuito. Offrire il trasporto verso i luoghi
di lavoro rappresenta un’azione concreta ed indispensabile per attaccare
frontalmente il fenomeno del caporalato. L’onere finanziario – come citato
dalla norma contrattuale – ricade sulle aziende. Pur rimanendo centrale l’onere
aziendale proponiamo, affinché si affronti l’emergenza nell’immediato, una
partecipazione pubblica al finanziamento. Consideriamo di facile applicazione
una formula che veda la messa a disposizione dei mezzi di trasporto pubblici da
parte della COTRAP con una tariffa agevolata per le imprese. È necessario
istituire punti di raccolta da cui i lavoratori possono essere trasportati
verso le aziende agricole.
2. Affrontare la questione
abitativa in quanto problema strutturalmente legato all’organizzazione del
lavoro nel settore agricolo. Perciò rifiutiamo qualunque tentativo di
risoluzione tramite canali “emergenziali” quali l’istituzione di tendopoli
“provvisorie” (si veda il caso di Rosarno, dove la tendopoli si è rapidamente
trasformata in un nuovo ghetto) e lo sgombero di insediamenti più o meno
informali. Piuttosto ci rifacciamo all’esempio della Riforma agraria (1950)
riguardo la gestione massiva della questione abitativa e invitiamo a riflettere
insieme sul possibile recupero di stabili costruiti in quel periodo, quali case
consortili e casolari, che ad oggi rimangono in disuso o addirittura già
abitate nonostante le condizioni precarie dagli stessi lavoratori. Questi
stabili sorgono in posizioni strategiche nelle campagne, facilmente collegabili
con i luoghi di lavoro. Alcuni esempi di queste strutture si possono trovare a
Borgo Tressanti, Borgo TreTitoli (Cerignola) e all’interno del Ghetto che sorge
nel territorio del comune di S.Severo. Proponiamo altresì il recupero dei molti
hotel in abbandono tramite l’acquisizione e la ristrutturazione di questi da
parte della Regione e delle organizzazioni datoriali.
3. Nell’attesa che la questione
abitativa sia affrontata come sopra, richiediamo l’istituzione immediata dei
servizi minimi essenziali e dei presidi sanitari pubblici all’interno degli attuali
insediamenti dei lavoratori in Capitanata. L’intento ancora una volta è quello
di uscire da una logica di gestione contingente ed emergenziale in cui ancora
oggi tali servizi vengono in parte forniti da organizzazioni del terzo settore.
Vogliamo sottolineare come all’interno del
tavolo le associazioni datoriali ed i sindacati abbiano dimostrato la mancanza
di volontà di confronto con i lavoratori e di considerazione per le proposte
concrete che sono state portate da chi ha chiesto il tavolo. Tanto che durante
l’incontro non è stato possibile discutere nessuno dei punti sopra elencati se
non in maniera assolutamente superficiale.
L’unica proposta concreta strappata al
tavolo è stata di organizzare un incontro tecnico al fine di raggiungere un
accordo sulla questione dei trasporti. I lavoratori attendono da tempo una
risposta a queste questioni fondamentali, adesso è il momento di concretizzare
le molte promesse fatte dalle istituzioni, dai sindacati e dalle associazioni
datoriali. Ci auguriamo dunque che tale incontro possa tenersi nel piu breve
tempo possibile.
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