- Tomaselli (Usb): "proclamiamo uno sciopero
in difesa del diritto di sciopero"
Il sole 24
ore stamattina annunciava la presentazione da parte da Ichino e soci di un
disegno di legge di definitivo affossamento del diritto di sciopero. Per tutto
il giorno i media hanno utilizzato in maniera assolutamente strumentale ed
inaccettabile l'indizione di un'assemblea unitaria dei lavoratori del Ministero
Beni Culturali che ha chiuso per due ore i principali siti museali romani per
lanciare l'intenzione di Renzi di introdurre ulteriori restrizioni già da oggi
pomeriggio in consiglio dei ministri. Che piovesse si sapeva, che grandinasse
si poteva prevedere. Lo scontro tra capitale e lavoro non ha mai visto, dalla
liberazione, il lavoro in una condizione di sconfitta come quella attuale. La
mancanza di conflitto generale sulle trasformazioni, sulle scelte economiche ,
sull'etero direzione dell'Unione Europea, della BCE, del Fondo Monetario
Internazionale, l'abbandono di fatto di ogni forma di resistenza alle continue
aggressioni ai diritti del mondo del lavoro hanno spianato la strada ad un incessante
e continuo affondo per destrutturare definitivamente ogni forma di resistenza
collettiva. Non parliamo di emancipazione, di crescita dei diritti, di lotte,
parliamo dell'incapacità di resistere! Siamo nella necessità di riflettere, e
rapidamente, su come affrontare questa valanga di ulteriori restrizioni al
diritto di sciopero e al conflitto che si preannuncia. Non possiamo permettere
che ci tolgano gli strumenti democratici del confronto tra capitale e lavoro
senza lottare, senza opporci, senza praticare lo sciopero.
CI
PERMETTIAMO DI AVANZARE UNA PROPOSTA A TUTTI COLORO CHE COME NOI RITENGONO
INDISPENSABILE ORGANIZZARE LA RISPOSTA:
PROCLAMIAMO
UNO SCIOPERO IN DIFESA DEL DIRITTO DI SCIOPERO, PRATICHIAMO AL PIÙ PRESTO LO
STRUMENTO CHE CI VOGLIONO TOGLIERE ALTRIMENTI IL CONFLITTO ENTRERÀ IN
CLANDESTINITÀ E CON ESSO LA TUTELA COLLETTIVA DEI LAVORATORI.
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