"Gli immigrati ci danno
risorse importanti" spiega Boeri, specificando che "noi dreniamo
risorse perché non eroghiamo prestazioni". Secondo il Presidente
dell'Inps Tito Boeri i versamenti persi dagli immigrati per le future pensioni
che non potranno incassare ammontano a 3 miliardi
Le casse
dell'Inps registrano un contributo di circa 3 miliardi di euro da
parte di immigrati che alimentano attraverso le proprie attività lavorative
i versamenti contributivi, senza sviluppare successivamente il diritto al
rimborso oppure all'ottenimento di una prestazione. Lo
spiega il Presidente Inps Tito Boeri presentando il rapporto
"World Wide" redatto dall'istituto, con il quale si affronta questa
particolare tematica. La presenza di lavoratori che rientrano nel proprio
Paese senza accedere alle prestazioni previdenziali sembra per altro
destinata a crescere nel futuro, tanto che alla cifra già accantonata
potrebbero presto aggiungersi altri 12 miliardi di euro. Un numero che deriva
da ulteriori 4,2 milioni di posizioni aperta da stranieri che sono
residenti in Italia o che lo sono stati in passato. Di questi soggetti, si
prevede che circa il 21% non maturerà i requisiti di
quiescenza(percentuale da applicare su di un montante complessivo che supera i
56 miliardi di euro). "Gli immigrati ci danno risorse importanti"
spiega Boeri, specificando che "noi dreniamo risorse perché non eroghiamo
prestazioni"...
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