La lotta alla Yoox prosegue tra blocchi, fermi e altre
provocazioni poliziesche
Prosegue la lotta all'interporto da parte delle
lavoratrici Yoox ormai da giovedi scorso, cinque giorni fa, sul tetto del
capannone amministrato dalla cooperativa Mr.Job. Se negli scorsi giorni erano
stati diversi i momenti di presidio e di blocco effettuati in parallelo
all'azione dei 2 operai sul tetto, rinforzati dal corteo cittadino di sabato
scorso, oggi è ancora aumentata l'intensità della lotta grazie soprattutto all'aumento
del numero dei solidali proveniente sia dai vari magazzini della logistica e
dagli iscritti al SI Cobas sia dalle realtà politiche cittadine come Crash e
C.U.A.
Il blocco all'interporto, iniziato alle 6.30 alla
Geodis a cui è seguito un corteo interno che ha portato al blocco dei camion
sia in uscita che in entrata dell'interporto. La situazione di blocco è stata
tenuta con forza da decine e decine di persone che hanno costretto i camion a
formare una fila di diversi chilometri paralizzando de facto l'attività
dell'hub logistico bolognese.
Interessante è come iniziali momenti di
incomprensione tra facchini e camionisti bloccati si siano risolti , dopo una
dura discussione, nella decisione della maggior parte dei camionisti
bloccati di andare insieme con gli operai e i solidali davanti ai capannoni
Yoox costringendo i responsabili che erano nel magazzino a doversi esporre
sulla vicenda. Ovviamente i responsabili hanno sviato ogni tipo di impegno,
negando ogni tipo di responsabilità politica, ogni tentativo di risoluzione
politica della controversia e de facto rimandando la soluzione ad un piano
puramente poliziesco. Piano verificatosi con l'arrivo della celere al blocco,
che prima ha suggerito ai camionisti di intervenire con la forza sul presidio e
poi ha optato per lo scioglimento manu militari del picchetto trascinando via
facchini e solidali ed effettuando il fermo di circa mezz'ora di alcuni
compagni, poi rilasciati dopo essere stati presi a calci e pugni. Tuttora però
alcuni pezzi della Bologna - Padova sono paralizzati dal blocco, dato che
alcuni compagni sono al momento circondati dalle forze dell'ordine in una
situazione pressochè di stallo che vede la determinazione del presidio di
continuare la lotta. Una lotta che potrà risolversi solamente con il reintegro
degli operaie e delle operaie vittime di licenziamento.
Seguiranno aggiornamenti..
Qui
intanto le
varie corrispondente di Gavino del Lab.Crash e della redazione di Infoaut
registrate da Radio Onda d'Urto
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