sabato 19 settembre 2015

19 settembre - SI allo sciopero a sostegno dei migranti








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Caro Operai Contro, penso che in fabbrica si debba organizzare lo sciopero a sostegno dei migranti. Stanno resistendo all’ostracismo, ai maltrattamenti, al razzismo dei respingimenti dei vari governi nazionali. La Merkel ha fretta di incontrarsi con gli altri capi di governo europei, e concordare l’apertura di campi di concentramento in ogni paese, per tutti i migranti che non siano profughi di guerra.
Ieri in Ungheria al valico di Horgos 2, circa tremila migranti fischiano e scandiscono slogan al passaggio degli elicotteri ungheresi che dall’alto sorvegliano la situazione al confine. Poi hanno lanciato contro i poliziotti, pietre, scarpe, bottiglie d’acqua, cercando di varcare il confine e andare in Serbia.
La risposta della polizia è stata feroce, li ha ripetutamente caricati, facendo uso di cannoni d’acqua, gas lacrimogeni, manganelli, spray urticanti. In centinaia hanno passato il filo spinato del confine, altri non ce l’hanno fatta, ma l’aver tenuto testa a lungo e ripetutamente alle cariche della polizia li ha galvanizzati, e sono pronti ad altre battaglie. Dopo gli scontri molti sono feriti e insanguinati, si sono accampati in centinaia con le tende, dove hanno passato la notte, altri hanno preso la direzione della Croazia, col rischio di saltare per aria sulle mine inesplose. Tra infinite difficoltà e stanchezza gli immigrati combattono come leoni. Sosteniamoli. Altri episodi di resistenza ci sono stati nei giorni precedenti, quando affrontando i picchetti della polizia, hanno tentato di aprire un varco nella barriera di filo spinato, tirandola con mezzi di fortuna, lanciando coperte e vestiti per afferrarla.
Ancora il giorno prima un centinaio di immigrati ha cominciato uno sciopero della fame per protesta contro la nuova legge, che vieta loro di andare in Serbia e per la quale finora oltre 300 migranti sono stati fermati alla frontiera e arrestati. Gli immigrati resistono per non essere ricacciati nei paesi di provenienza.
Resistono nella civile Europa che li tratta come animali, come mostra un filmato nel più grande centro di accoglienza dell’Ungheria al confine con la Serbia, si vede la polizia ungherese che lancia panini e cibo in un recinto dove sono ammassati gli immigrati. “Sono trattati come animali”, dice il commentatore, e un’altra voce ribadisce: “Come mucche in un recinto…”. E poi il cibo non basta per tutti.
Operai, facciamo ogni sforzo per organizzare in fabbrica lo sciopero a sostegno dei migranti. Su questa realtà apriamo un dibattito in fabbrica. La lotta contro i nostri padroni e la nostra borghesia, può mettere con le spalle al muro il governo, responsabile della mancante politica dell’accoglienza.
Saluti operai


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