Alla fine ci sono riusciti. Questa
settimana, dopo un anno di tentativi, la cooperativa Mr. Job è riuscita a
licenziare ben otto operaie dell'appalto Yoox –Interporto di Bologna (e il
conto è destinato a salire in attesa dell'esito delle ultime audizioni per
contestazioni disciplinari).
Da giugno dell'anno scorso siamo impegnati in questa
difficile vertenza in cui, in sintesi, alle solite difformità
economico-contrattuali sono presenti problematiche legate ai carichi di lavoro
e molestie di vario genere (a ottobre è prevista la prima udienza penale in cui
il Sicobas e le lavoratrici interessate sono parte civile e a settembre
partira' una denuncia verso qualcuno dei piani alti della yoox, l'azienda
committente). I tentativi di licenziamento, in realtà, partono da molto lontano
e a onor di cronaca bisogna dire che prima dell'arrivo del Sicobas nel
magazzino Yoox per Mr. Job era molto più semplice: bastava ordinare ai
lavoratori di svolgere lavori degradanti a ritmi forsennati o molto distanti
dal proprio domicilio per costringerli a dare le dimissioni. In questo caso il
primo approccio è stato quello di proporre, a settembre del 2014, una lauta
buon uscita alle lavoratrici iscritte al Sicobas in cambio delle rinunce a
tutte le azioni legali. Proposta sottoposta e rigettata dalle lavoratrici
intenzionate ad andare fino in fondo sia per migliorare le loro condizioni di
lavoro sia per ottenere "giustizia" a fronte di tutti gli abusi
denunciati. A seguito di ciò sono seguiti alcuni mesi di relativa quiete, se
non altro, in termini di clima lavorativo e tempi di lavoro, viste le
difficoltà dal punto di vista delle relazioni sindacali, fino al mese di maggio
periodo in cui sono partite valanghe di contestazioni disciplinari e di
sospensioni cautelari per i motivi più futili e disparati (dalla cattiva
postura utilizzata dalle lavoratrici sul piano di lavoro, all'avere masticato
un chewing gum e potremmo ancora andare avanti). Quest'ultima circostanza,
stante l'impossibilità di ottenere un incontro sindacale, ci ha portati a
richiedere un incontro presso la Prefettura di Bologna dove, a seguito del
primo incontro, le sospensioni cautelari furono inizialmente ritirate. Un
ulteriore episodio, in cui si accusa le lavoratrici di avere avuto un diverbio
con gli addetti alla vigilanza dell'impianto e il successivo incontro negativo
avuto in Prefettura, ha dato il là ai licenziamenti. A questi licenziamenti ci
opporremo mettendo in campo forme di lotta adeguate e proseguiremo in questa
difficile vertenza contro il colosso Yoox. Azienda definita "un fiore
all'occhiello italiano" dal Premier Renzi durante la sua ultima visita
all'azienda. Dal suo punto di vista è irrilevante, oppure per questo motivo che
il successo di Yoox e i suoi lauti margini di profitto dipendono ndal livello
di sfruttamento, dal grado di flessibilità e dalle paghe da fame che l'uso delle
cooperativa nei suoi appalti comporta. I licenziamenti comminati puntano
proprio a mantenere lo status-quo e a impedire avanzamenti sul fronte della
difesa economica, normativa e della lotta nei magazzini Yoox.
SI COBAS NAZIONALE
Nessun commento:
Posta un commento