I LAVORATORI TUNISINI CONTINUANO A LOTTARE CONTRO IL
REGIME NONOSTANTE LE RESTRIZIONI DELLO "STATO DI EMERGENZA"
Traduzione
non ufficiale dal blog tunisino in lingua araba del Partito Democratico
Nazionale dei Lavoratori [i più laboriosi/sfruttati]. Nella città interna di
Sidi Bouzid, dove il gesto drammatico di Mohammed Bouazizi fece scoccare la
scintilla che incendiò la Tunisia, il Nord Africa e il Medio Oriente con
rivolte popolari, i lavoratori continuano a scendere in piazza contro il nuovo
regime sostenuto dall'imperialismo.
21 Agosto
2015, uno sciopero sociale ha avuto luogo a Sidi Bouzid in seguito ad un
massiccio assembramento di lavoratori davanti la sede regionale del
sindacato (UGTT, il pressocchè sindacato unico e storico del paese n.d.t.).
Durante la
marcia i manifestanti hanno gridato slogan rivendicando il diritto alla
preservazione del diritto allo sciopero sociale e popolare e chiedendo di
ritirare lo stato d’emergenza e rispettare le attività sindacali.
Hanno anche
respinto l’oppressione esercitata dalle autorità mentre si conducono gli
scioperi sociali per i diritti sociali e nazionali.
Questo
sciopero è stato una reazione alla repressione esercitata dalle autorità che
mentre era in corso lo sciopero degli insegnanti due giorni prima, avevano
usato gas lacrimogeni e li avevano picchiati.
Con il
risultato di diversi feriti insieme a numerose persone arrestate.
http://tarikthawra.overblog.com/2015/08/55d71507-b8c3.html
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