mercoledì 26 agosto 2015

27 agosto - La repressione non ferma gli scioperi dei lavoratori tunisini



I LAVORATORI TUNISINI CONTINUANO A LOTTARE CONTRO IL REGIME NONOSTANTE LE RESTRIZIONI DELLO "STATO DI EMERGENZA" 

Traduzione non ufficiale dal blog tunisino in lingua araba del Partito  Democratico Nazionale dei Lavoratori [i più laboriosi/sfruttati]. Nella città interna di Sidi Bouzid, dove il gesto drammatico di Mohammed Bouazizi fece scoccare la scintilla che incendiò la Tunisia, il Nord Africa e il Medio Oriente con rivolte popolari, i lavoratori continuano a scendere in piazza contro il nuovo regime sostenuto dall'imperialismo.
21 Agosto 2015, uno sciopero sociale ha avuto luogo a Sidi Bouzid in seguito ad un massiccio assembramento di lavoratori davanti  la sede regionale del sindacato (UGTT, il pressocchè sindacato unico e storico del paese n.d.t.).
Durante la marcia i manifestanti hanno gridato slogan rivendicando il diritto alla preservazione del diritto allo sciopero sociale e popolare e chiedendo di ritirare lo stato d’emergenza e rispettare le attività sindacali.
Hanno anche respinto l’oppressione esercitata dalle autorità mentre si conducono gli scioperi sociali per i diritti sociali e nazionali.
Questo sciopero è stato una reazione alla repressione esercitata dalle autorità che mentre era in corso lo sciopero degli insegnanti due giorni prima, avevano usato gas lacrimogeni e li avevano picchiati.
Con il risultato di diversi feriti insieme a numerose persone arrestate.
http://tarikthawra.overblog.com/2015/08/55d71507-b8c3.html


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