ROMA CAPITALE LICENZIA 5000
EDUCATRICI ED INSEGNANTI. USB: SARA’ RIVOLTA!
LA CAPITALE SUBISCE I MAFIOSI
E SEPPELLISCE I PRECARI
Il nuovo bando per coprire le carenze di organico di
nidi e scuole si trasforma in un licenziamento di massa: “Se la Corte di
Giustizia Europea ha condannato l’Italia per uso illegittimo di personale con
contratti a tempo determinato per coprire carenze organiche strutturali,
l’amministrazione capitolina risponde, non assumendo come sarebbe stato logico
fosse, ma licenziando 5000 lavoratrici che, ormai da decenni, coprono con
contratti precari i vuoti di organico dei Nidi e delle Scuole dell’Infanzia
della città. Questo è quello che stabilisce la determina che accompagna il
nuovo bando finalizzato alle supplenze per i servizi educativi e scolastici di
Roma Capitale. La Determina Dirigenziale del 14 agosto 2015 n.1484 pone infatti
il limite di 36 mesi lavorativi massimi oltre il quale non è più possibile
lavorare e, poiché tutte le precarie storiche hanno ormai raggiunto tale soglia,
da settembre non avranno più un lavoro. Questo è il modo in cui il Sindaco
Marino e la sua Giunta hanno deciso di risolvere il problema del precariato
romano. Non ci aspettavamo nulla di buono da una amministrazione coperta dalla
vergogna di mafia capitale e che finge sorpresa davanti alle sue arroganti
esibizioni, ma ora crediamo sia finito il tempo della sopportazione e la
risposta delle lavoratrici sarà forte, dura al pari dell’attacco subito. Da
oggi inizia la protesta che avrà come scopo il ritiro immediato della determina
ed ad un piano assunzionale che dia finalmente stabilità alle lavoratrici dei
nidi e delle scuole dell’infanzia: toccheranno con mano la determinazione di
chi che non ha più nulla da perdere.
Roma 22 agosto 2015
USB
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