L’aggiornamento
del sistema informatico ha causato ritardi di mesi nei versamenti. In Piemonte,
solo il 65% delle domande sono state accolte, ancora 9 mila in attesa
Secondo l’Inps il caos è dovuto alle modifiche
introdotte con il Jobs Act
26/08/2015
fabrizio
assandri
torino
L’Inps cambia software e migliaia di disoccupati
rimangono per mesi in attesa del sussidio. Il caso più emblematico è forse
quello dei precari della scuola. In passato hanno sempre ricevuto il sussidio a
metà luglio - visto che i loro contratti scadono a giugno - ma quest’anno sono
ancora in attesa. Il problema si è verificato a livello nazionale. Solo
in Piemonte le domande di sussidio sono state 27.630, ad oggi ne sono state
accolte 18 mila, il 65 per cento del totale, le altre sono ancora in
lavorazione dal sistema informatico. Ma l’Inps non sa dire se per quelle
accolte la cifra sia già stata liquidata oppure no. A chi protesta negli uffici
dell’Istituto di previdenza, la risposta che viene data non è molto
rassicurante: “Mi hanno detto che forse ce la faranno per ottobre” racconta
Fabrizio Travan, docente di sostegno precario di Torino. Tutto il caos è
stato generato, secondo l’Inps, dal cambiamento del software dovuto al Jobs Act
che ha introdotto nuove modalità per il sussidio di disoccupazione. Il
risultato è stato un clamoroso ritardo. “I nuovi programmi erano troppo
laboriosi – raccontano dalla direzione regionale dell’Inps – tutto è rimasto
bloccato a lungo perché la procedura non funzionava. Ora stiamo cercando di
recuperare”. Non si poteva pensarci per tempo? “Forse - dicono dall’Inps - è
mancata la comunicazione con il Ministero”. Sul piede di guerra
l’associazione sindacale della scuola Anief, che minaccia ricorsi legali.
“Abbiamo diffidato l’Inps, non possono lasciare i disoccupati in questa
situazione” dice il coordinatore provinciale di Torino di Anief, Marco
Giordano, anche lui insegnante precario e ancora in attesa del versamento del
sussidio.
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