lunedì 24 agosto 2015

24 agosto - In Lombardia i padroni continuano ad inquinare



Una discarica di polveri nocive alle porte di San Cipriano Po
Duemila metri cubi di materiale proveniente dalle fonderie di Nicoletta Pisanu
San Cipriano Po, 23 agosto 2015 - Una discarica abusiva da 2mila metri cubi di scorie provenienti dalle fonderie. Ceneri e polveri potenzialmente tossiche, che sono state stoccate sul nudo terreno alle porte di San Cipriano Po, cumuli che sono stati scoperti dal Corpo forestale dello Stato di Zavattarello. L’area nei giorni scorsi è stata posta sotto sequestro dopo il blitz degli agenti, che hanno individuato i cumuli di rifiuti in un terreno abbandonato nel territorio comunale del paese, fuori dal centro abitato. Illecita la presenza delle ceneri in quel luogo. Si trattava in particolare, sembra, di scorie provenienti dalla lavorazione di materiali in altoforno, un impianto che nell’industria pesante è usato per produrre la ghisa, ma nel terreno sarebbero state depositate anche sabbie da fonderia, sono tutti scarti che, secondo gli investigatori, potrebbero derivare dai lavori delle fabbriche siderurgiche o delle aziende che si occupano delle fusioni. Ora diversi campioni delle sostanze sono stati raccolti sul posto e presto saranno analizzati per individuarne i componenti e valutare innanzitutto l’impatto ambientale derivante dal loro abbandono sul terreno, ma anche l’eventuale rischio per la salute. Non è escluso infatti che i residui possano contenere ammoniaca o piombo o altre sostanze nocive, che risulterebbero tossiche per chi ne dovesse entrare in contatto. Si potrebbe procedere, in seguito, allo studio della bonifica dell’area, per capire come salvaguardare il terreno intaccato. La normativa sulla corretta gestione dei rifiuti prevede che scorie di questo genere siano smaltite unicamente in discariche autorizzate per il loro trattamento, attraverso un procedimento che prevede alti costi di produzione. Gli investigatori stanno indagando anche per risalire ai responsabili dell’accumulo dei rifiuti sul terreno della discarica abusiva, il sospetto è che tutto il materiale possa essere stato scaricato da una ditta dedita allo smaltimento dei rifiuti, che però non abbia operato secondo le disposizioni della legge, limitandosi a gettare sul terreno tutte le scorie, probabilmente in un’ottica di risparmio economico. Un’altra ipotesi, inoltre, è che i residui delle fonderie arrivino da impianti fuori dalla provincia di Pavia.

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