Protesta delle maestre
precarie, in 50 irrompono dentro l'assessorato alla Scuola
Circa 5mila
educatrici degli asili nido ed insegnanti dell'infanzia a tempo determinato
rischiano di essere licenziate
di VALENTINA
TESEO
25 agosto
2015
Sono circa
cinquanta le insegnanti precarie che hanno fatto irruzione al dipartimento per
Politiche scolastiche, in via Capitan Bavastro, mentre era in corso un incontro
tra l'assessorato alla scuola e i sindacati. Le donne, tra loro pochi uomini,
dopo aver protestato fuori dall'edificio per circa un'ora, sono entrate
all'interno della struttura travolgendo il personale della portineria,
un'addetta è rimasta ferita a una mano. Sul posto è intervenuta subito una
pattuglia della polizia. La causa scatenante è la decisione, presa dal Comune,
di licenziare circa 5mila fra educatrici degli asili nido ed insegnanti delle
scuole per l'infanzia che hanno superato i trentasei mesi di contratto a tempo
determinato. "L'amministrazione - riporta una nota dell'Usb - le
esclude dal nuovo bando per la copertura dei posti vacanti, interpretando in
modo illegittimo la norma che prevede un limite temporale al cumulo dei
contratti a tempo determinato per impedire abusi. ". "Stiamo cercando
soluzioni tecniche. - Ha spiegato l'assessore all'Istruzione Rossi Doria alle
insegnanti - Ci sono premesse per una soluzione rapida e promettente. Abbiamo
bisogno di passare rapidamente da un primo confronto a un tavolo vero e proprio
che prenda in considerazione le soluzioni che sono state già suggerite da tutte
le componenti. Entro 24 ore convocherò questo tavolo, e questo dovrà riunirsi
entro martedì prossimo".
"C'è una discrepanza tra lo Stato e i comuni. - ha detto l'assessore al termine dell'incontro - Stiamo lavorando senza sosta ad un tavolo permanente". "Dall'esame comune della situazione complessa che si è venuta a creare - fa sapere l'assessorato alla Politiche educative, scolastiche e giovanili - emerge la volontà di arrivare in tempi brevissimi alla soluzione, portando a tutti i livelli di Governo il problema al fine di superare l'evidente diseguaglianza di trattamento tra lavoratrici di scuole statali e scuole comunali, garantendo il normale avvio dell'anno educativo e scolastico. Da qui scaturisce l'esigenza di mantenere un tavolo permanente tra l'Amministrazione e tutte le forze sindacali, al fine di monitorare l'evoluzione di una crisi che investe i servizi educativi e scolastici di Roma".
"C'è una discrepanza tra lo Stato e i comuni. - ha detto l'assessore al termine dell'incontro - Stiamo lavorando senza sosta ad un tavolo permanente". "Dall'esame comune della situazione complessa che si è venuta a creare - fa sapere l'assessorato alla Politiche educative, scolastiche e giovanili - emerge la volontà di arrivare in tempi brevissimi alla soluzione, portando a tutti i livelli di Governo il problema al fine di superare l'evidente diseguaglianza di trattamento tra lavoratrici di scuole statali e scuole comunali, garantendo il normale avvio dell'anno educativo e scolastico. Da qui scaturisce l'esigenza di mantenere un tavolo permanente tra l'Amministrazione e tutte le forze sindacali, al fine di monitorare l'evoluzione di una crisi che investe i servizi educativi e scolastici di Roma".
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