venerdì 10 luglio 2015

10 luglio - Proposta della CUB sul diritto di sciopero



L’accordo sulla rappresentanza siglato il 10.1.2014 e le ulteriori limitazioni al diritto di sciopero puntano a cancellare la democrazia nei luoghi di lavoro
E’ necessario costruire e rilanciare l’opposizione nei luoghi di lavoro!
APPELLO A TUTTE LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI, A TUTTE LE FORZE SOCIALI E SINDACALI CHE NON SI RASSEGNANO ALLO SCIPPO DEL DIRITTO DI SCIOPERO E DI UNA AZIONE SINDACALE ASSERVITA AL GRADIMENTO/VOLONTÀ DELLE AZIENDE 
Negli ultimi anni le politiche economiche europee e le scelte dei governi che si sono succeduti hanno colpito sistematicamente il mondo del lavoro, rendendo sempre più precari i lavoratori, devastando i salari e i diritti di lavoratrici e lavoratori. Con il Testo Unico sulla rappresentanza del 1.1.2014 ma di recente attuazione e l’attacco al diritto di sciopero, si tenta di chiudere il cerchio per escludere dai luoghi di lavoro ogni forma di dissenso e democrazia. ogni possibilità di libera organizzazione. 
In particolare, con il Testo Unico, siglato il 10 gennaio 2014 da CGIL-CISL-UIL e Confindustria, estremo tentativo corporativo di associazioni in crisi che cercano di confermare il proprio ruolo e funzione, l’intervento sindacale nei posti di lavoro è reso oltremodo subalterno al grado di asservimento nei confronti delle politiche economiche dei datori di lavoro; con un assurda imposizione del peggior centralismo burocratico, che desterebbe scandalo in qualsiasi altro settore della società civile, viene inibita ogni possibile pratica di dissenso organizzato.
Secondo i disegni padronali e delle sigle sindacali che hanno avallato tale progetto antidemocratico, le forze organizzate che dissentono dalle politiche economiche e sociali dominanti, debbono adeguarsi e sottoscrivere il Testo Unico, per garantirsi la sopravvivenza, rassegnandosi alla marginalità e all’impotenza. Dal Testo Unico, che impone il divieto di sciopero alle minoranze delle RSU, prende forza anche la volontà di inibire ulteriormente ogni possibilità di esercitare il diritto costituzionale dello sciopero. Contro l’esercizio del diritto di sciopero si susseguono una moltitudine di proposte : dalla previsione nei contratti nazionali di limitarne l’esercizio ai soli sottoscrittori degli stessi, al referendum preventivo alla stessa proclamazione, fino alla “pesatura” dell’organizzazione sindacale che vuole proclamare l’astensione dal lavoro. In questo contesto è necessario ed irrinunciabile porsi alcune domande: è possibile cercare soluzioni alternative o bisogna rassegnarsi e adeguarsi supinamente a svolgere l’attività sindacale che “serve” ai padroni?  Ci può essere futuro democratico per un Paese che concede l’azione sindacale solo se subalterna ai poteri finanziari e padronali ? La CUB non ha sottoscritto l’adesione al Testo Unico e si batte contro i divieti all’esercizio libero del diritto di sciopero. La Cub ritiene indispensabile cercare soluzioni che restituiscano dignità e ruolo alle lavoratrici e ai lavoratori, nel libero e democratico esercizio dell’attività sindacale.

La CUB propone un primo incontro martedì 14 luglio alle 18,30 al Villaggio Globale.
Siete invitati ad intervenire e contribuire al dibattito per riportare democrazia e libertà nei luoghi di lavoro
00185- ROMA –Via Cavour, 101  - tel. 0648029250  – fax  064828857
00175 – ROMA – Via Ponzio Cominio, 56 – tel.0676968412 – fax 0676983007
  www.cubregionelazio.it

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