Carrefour, sindacati in lotta contro l'apertura notturna in Toscana
Dopo lo
sciopero a Ikea, al centro delle mobilitazioni, questa volta dei sindacati di
base è la grande distribuzione, dove certi big del settore (Carrefour, Auchan,
Esselunga, Ikea, ecc.), non soddisfatti degli accordi e contratti-capestro
sempre garantiti loro da CONFCOMMERCIO, fanno parte di un’altra associazione di
imprese, FEDERDISTRIBUZIONE, la quale intende praticare una linea di
cancellazione di ogni diritto delle lavoratrici\tori. E così Carrefour ha
deciso unilateralmente il prolungamento dell’orario: a Pisa dalle 8:30 alle
24:00; a Lucca dalle 7 alle 24 ; a Massa 24 ore su 24; giorni di festa
compresi. Dopo un falsh mob organizzato dalla Filcams Cgil davanti a Carrefour
di Massa, Cobas e Usb insieme al coordinamento lavoratori e disoccupati hanno
manifestato davanti all'ipermercato di Pisa. Un presidio di decine di
manifestanti ha accompagnato le ore che vanno dalle 21 (orario di chiusura fino
ad oggi) fino alle 24 di lunedi' 13 luglio. Federico Giusti dei Cobas ci spiega
la ragione di questa protesta: "Dopo il famigerato accordo sulle domeniche
di apertura, questo, del prolungamento, è un altro punto su cui Carrefour sta
costruendo una cappa di piombo in cui imprigionare lavoratori e lavoratrici,
non risparmiando loro minacce di scenari oscuri, come nuove dosi di contratti
detti di solidarietà, mobilità, missioni, trasferte e altre diavolerie
padronali". Secondo i Cobas, il fatto che, per il prolungamento
dell’orario, si sia fatto ricorso sostanzialmente a inserimenti di personale
interinale non solo va interpretato come "cinica decisione di sfruttare a
man bassa il bisogno di reddito di chi non ha un lavoro stabile, buttandogli,
come se si trattasse di un cane affamato, l’osso del lavoro notturno", ma
può significare anche sperimentazione dell’iniziativa, da affidare poi,
organicamente, ai propri dipendenti. Su un punto i Cobas non transigono volendo
evitare la lotta tra poveri , tra interinali e personale alle dirette dipendenze
degli ipermercati "si deve stare attenti che non si creino rapporti ostili
tra dipendenti Carrefour e personale interinale, perché questo farebbe il gioco
di chi vegeta e ingrassa sulle nostre divisioni", sulla “guerra tra
poveri”. Questo è il momento in cui i “poveri” sarà bene che siano solidali tra
loro e, caso mai, la “guerra”, si uniscano per farla a chi sta sopra di loro. La lotta contro il lavoro notturno non è
quindi solo di difesa ma per rivendicare la assoluta volontarietà del lavoro
nei giorni di festa, col pagamento, com’era prima, di un gettone di presenza,
oltre le maggiorazioni previste contrattualmente per il lavoro festivo,
straordinario o supplementare, per chiedere e ottenere il passaggio dei part
time a tempo pieno visto che i primi sono diventati da tempo i contratti di
riferimento nel commercio.
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