Lo scorso 15 luglio il Senato ha convertito in legge
il Decreto legge emanato il 21 maggio 2015, n. 65 (vedi allegati). Ecco le
misure previste in materia di ammortizzatori sociali, contratti di solidarietà,
e finanziamento del secondo anno degli accordi di crisi per cessazione di
attività.
Ammortizzatori sociali in deroga 2015
Il Fondo sociale per l’occupazione e la formazione
viene incrementato di 1.020 milioni di euro per il 2015, al fine di
rifinanziare la Cassa integrazione in deroga.
Contratti di
solidarietà
- Vengono rifinanziati i contratti di solidarietà di tipo B (per le imprese artigiane) stipulati nel 2015 con 140 milioni di euro. Questi contratti erano rimasti esclusi dalla Legge di stabilità 2015.
- Per quanto riguarda i contratti di solidarietà di tipo A ( contratti difensivi per le imprese in regime di Cigs) si riconferma l’aumento dell’integrazione salariale dal 60% al 70% attraverso lo stanziamento di 150 milioni di euro. La priorità verrà concessa alle integrazioni dovute nell’anno 2015, a valere sugli accordi stipulati nell’anno 2014.
Secondo anno degli accordi di crisi per cessazione
aziendale: finanziamento
Il finanziamento del secondo anno degli accordi per le
crisi aziendali dovute alla cessazione delle attività è stato aumentato di 20
milioni di euro per il 2015, con un incremento da 115 a 135 milioni di euro.
Tramite la CIGS, questi accordi prevedono la ricollocazione dei lavoratori
rimasti in sospeso.
Segnaliamo che non si tratta di risorse fresche, ma
stornate dal fondo di cui all’articolo 1, comma 107 della legge 23
dicembre 2014, n. 190 (legge stabilità 2015), destinato al finanziamento delle
norme del Jobs Act: il Governo è dovuto correre ai ripari perchè l’ultimo
trasferimento di risorse alle Regioni è stato appena sufficiente a coprire le
mensilità residue del 2014.
L’impegno preso con le Regioni per assegnare questa
nuova tranche di risorse è la fine di luglio 2015
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