Nell’incontro
tenutosi questa mattina in Prefettura in presenza di una delegazione di
migranti del Bel Sit con lo Slai Cobas e la responsabile dell’Ass. Salam,
quest’ultima ha comunicato che non avvierà la procedura affinchè i
migranti, come tutti gli altri che sono sul territorio di Taranto da più di 3
mesi, ottengano il certificato di residenza e la Carta d’Identità.
Si tratta di
una presa di posizione assurda che di fatto non ha altro scopo che mettere i
bastoni tra le ruote a 138 migranti residenti al Bel Sit.
Su questo
diritto dei migranti, il Comune – Ufficio stranieri dice che
spetta ai migranti il documento d’identità e che potrebbe rilasciarlo subito,
se chiaramente l’associazione garantisce che i migranti stanno presso il Bel
Sit; tutte le altre Associazione nella stessa situazione della
Salam hanno già fatto ottenere i documenti ai migranti nei loro centri; la
viceprefetto Trematerra ha inviato alla Salam una lettera con cui scrive
che per la Prefettura nulla osta al rilascio della documentazione
richiesta dai migranti del Bel Sit..
MA LA
RESPONSABILE DELLA SALAM, SIMONA FERNANDEZ, HA CONTINUATO ANCHE QUESTA MATTINA
A DIRE NO!!
I migranti
hanno pari diritti e devono avere pari condizioni indipendentemente
dall’associazione che gestisce il centro! Altrimenti ci troveremmo di fronte ad
una oggettiva discriminazione dei migranti del Bel Sit dagli altri.
Su questo le
Istituzioni, in primis la Prefettura deve prendere atto e adottare
provvedimenti
La lotta,
quindi, continuerà più di prima!
SLAI COBAS
per il sindacato di classe
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