Oxi vuol dire Oxi! Sindacati
greci in piazza contro la capitolazione
Marco
Santopadre
Dalla mezzanotte è in corso in tutta la Grecia lo
sciopero generale proclamato lunedì dal sindacato dei dipendenti pubblici Adedy
e da quello degli enti locali Poe-Ota contro il terzo memorandum accettato dal
governo Tsipras e che colpisce pesantemente le condizioni di vita della
popolazione in generale e dei lavoratori dipendenti in particolare. In tutte le
città greche sono previste manifestazioni, la più folta delle quali è stata
organizzata per oggi pomeriggio nel centro della capitale per concludersi in
Piazza Syntagma davanti alla sede del parlamento dove è in programma la
discussione e la votazione dei deputati sul pacchetto completo di misure
imposte dall'Eurogruppo.
Alcune delegazioni dell'Adedy hanno già partecipato lunedì sera ad una manifestazione contro il 'colpo di stato' dell'Unione Europea davanti al Parlamento, insieme agli attivisti di Antarsya, di altre organizzazioni della sinistra radicale e anche dei settori dissidenti di Syriza. Il settore pubblico è stato colpito frontalmente e ripetutamente in sei anni di commissariamento della Grecia da parte dei cosiddetti 'creditori' e della Troika, con una riduzione del 25% dell'organico e draconiane decurtazioni salariali. Nel pacchetto imposto dall'Eurogruppo a Tsipras sono previste anche, oltre alla reintroduzione dei licenziamenti collettivi, l'aumento dell'età pensionabile a 67 anni, l'aumento dei contributi previdenziali e una sforbiciata all'entità degli assegni pensionistici.
Non aderisce alla mobilitazione generale il sindacato dei lavoratori del settore privato Gsee, mentre il sindacato comunista Pame, vicino al KKE, ha indetto per oggi numerose manifestazioni in tutta la Grecia per respingere il Terzo Memorandum. Oggi anche l'associazione panellenica delle farmacie ha dichiarato la serrata contro la decisione da parte del governo di liberalizzare il settore.
Anche la metropolitana di Atene, è rimasta chiusa questa mattina dalle 5 alle 9 per uno sciopero di 4 ore proclamato dai lavoratori dei trasporti pubblici.
Alcune delegazioni dell'Adedy hanno già partecipato lunedì sera ad una manifestazione contro il 'colpo di stato' dell'Unione Europea davanti al Parlamento, insieme agli attivisti di Antarsya, di altre organizzazioni della sinistra radicale e anche dei settori dissidenti di Syriza. Il settore pubblico è stato colpito frontalmente e ripetutamente in sei anni di commissariamento della Grecia da parte dei cosiddetti 'creditori' e della Troika, con una riduzione del 25% dell'organico e draconiane decurtazioni salariali. Nel pacchetto imposto dall'Eurogruppo a Tsipras sono previste anche, oltre alla reintroduzione dei licenziamenti collettivi, l'aumento dell'età pensionabile a 67 anni, l'aumento dei contributi previdenziali e una sforbiciata all'entità degli assegni pensionistici.
Non aderisce alla mobilitazione generale il sindacato dei lavoratori del settore privato Gsee, mentre il sindacato comunista Pame, vicino al KKE, ha indetto per oggi numerose manifestazioni in tutta la Grecia per respingere il Terzo Memorandum. Oggi anche l'associazione panellenica delle farmacie ha dichiarato la serrata contro la decisione da parte del governo di liberalizzare il settore.
Anche la metropolitana di Atene, è rimasta chiusa questa mattina dalle 5 alle 9 per uno sciopero di 4 ore proclamato dai lavoratori dei trasporti pubblici.
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