Mercoledì è attesa intanto la sentenza
dell’Appello del secondo filone
19/07/2015
cristina pastore
VERBANIA
Udienza quella di venerdì per il processo
Montefibre Ter, in cui al giudice Raffaella Zappatini sono state presentate le
istanze di costituzione a parte civile di Inail, associazioni Medicina
democratica e Italiani esposti allâamianto e del Comune di Verbania. L’atto
promosso dall’amministrazione comunale - così come rappresentato dal suo legale
Alessandra Simone - si motiva nell’esprimere vicinanza ai cittadini che hanno
contratto gravi malattie polmonari a causa della mancanza di misure di
sicurezza nel principale sito produttivo. «Un fenomeno che ha provocato
turbamento nella collettività». Nella replica uno degli avvocati dei
sette imputati per omicidio e lesioni colpose (dirigenti dello stabilimento
chimico di Pallanza negli Anni 70 e 80) ha evidenziato come non esistano i
presupposti giuridici affinchè il Comune venga ammesso tra le parti civili: il
danno riguarderebbe i singoli individui e non può essere assimilabile al
riconoscimento dato in questo senso dalla Cassazione nel 2007 a Sant’Anna di Stazzema,
dove il turbamento permanente nella comunità era da ascrivere all’eccidio,
crimine contro l’umanità . Il giudice si esprimerà sull’ammissione
delle parti civili mercoledì, il giorno dopo il pronunciamento in Corte
dâAppello della sentenza sul Montefibre bis, al centro del quale ci sono 8
decessi da mesotelioma, 6 per tumore polmonare e un caso di gravi lesioni. In
primo grado vi fu l’assoluzione per tutti.
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