Nasce a
Parma, su iniziativa di una trentina di delegati e dirigenti provinciali e
regionali della Fiom, il Comitato’ Parma Metalmeccanica per il no’ che si
oppone, nel metodo e nel merito, all’ipotesi di piattaforma della Fiom per il
rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro Metalmeccanico. Dal 26 ottobre al 14
novembre i lavoratori iscritti alla Fiom sono chiamati ad esprimere la propria
opinione sulla piattaforma che, una volta approvata, sarà la base della
contrattazione aziendale per tutti i lavoratori metalmeccanici Fiom. “Questa
piattaforma – dichiarano gli esponenti del Comitato nella conferenza stampa del
4 novembre davanti alla Camera del Lavoro di Parma – è fumosa e poco chiara
sulle richieste salariali e cede sul tavolo dei diritti, rischiando di
disperdere potenzialmente un intero patrimonio di mobilitazione”: Sui punti del
salario, della banca ore, dell’orario di lavoro, della sanità integrativa e del
Testo unico, i dirigenti Fiom locali esprimono la propria contrarietà.
dalla Piaggio e Continental
La
piattaforma che la FIOM propone ai lavoratori non va a nostro avviso nella
direzione giusta. Le sue motivazioni non sono per niente condivisibili e i
suoi effetti possono essere molto pericolosi. Pur di ritornare a firmare
un Contratto Nazionale, la FIOM propone di accettare tutto quello che in questi
anni ha giustamente combattuto:
–
esigibilita` degli accordi”, che significa che contro un accordo
firmato non si può scioperare,
– “clausola di raffreddamento”, che
significa obbligo di rimandare gli scioperi,
– deroghe
al CCNL.
Sull’orario,
i ritmi e i turni di lavoro la Piattaforma apre a tutte le richieste della
Confindustria: sono previsti orari plurisettimanali,
le 40 ore settimanali saranno quindi solo la media del periodo. Inoltre si
favorisce l’istituzione di più turni, fino a 21, con
conseguente lavoro di sabato e domenica.
L’aumento
salariale richiesto per il 2016 è del 3% (meno di 50 euro lordi), ma a chi non
ha il contratto aziendale (80% delle aziende) viene tolto
l’elemento perequativo, e cosi`, nella maggior parte delle aziende, un
3° livello andrà a prendere circa 10 €.
A livello
aziendale, si parla sempre solo di aumenti salariali legati agli
incrementi di produttivita`, non è più vincolante fare il referendum
per il contratto aziendale e niente viene detto su chi scriva e chi approvi le
Piattaforme aziendali.
Inoltre si
apre totalmente alla sanità integrativa, a discapito ovviamente della difesa
della sanità pubblica. Invece di lottare per cambiare la legge Fornero, si
propone di accumulare ore di straordinario e permessi non usufruiti
i per andare in pensione qualche mese prima.
Ma
soprattutto nella Piattaforma non si fa parola della liberta` di
licenziamento introdotta con lo scempio dell’art. 18, ne’ dei diritti tolti ai
lavoratori con le ultime leggi, limitando le rivendicazioni a una
qualche applicazione ai nuovi assunti del poco che resta dell’art.18. A noi
lavoratori serve un’azione sindacale ben diversa, che respinga senza compromessi
l’attacco ai nostri diritti e ai nostri interessi. Questa azione i
lavoratori la stanno gia` portando avanti in tante fabbriche, a partire
dallo scontro quotidiano sulle condizioni di lavoro. La Piattaforma
FIOM non solo non riconosce questo conflitto , ma lo
rende piu` difficile, sia accettando diverse limitazioni al
diritto di sciopero sia condividendo la logica per cui ogni briciola in più per
i lavoratori è possibile solo se ci impegniamo per far
guadagnare molto di più i nostri padroni. Queste piattaforme a scatola chiusa
in cui non ci e` dato ne’ di discutere realmente ne’ di modificare vanno
solamente respinte per costruirne altre più vicine ai nostri interessi di
lavoratori.
Delegati FIOM Piaggio e Continental aderenti all’area “Il Sindacato è un’altra cosa”
Nessun commento:
Posta un commento